Guest User
August 17, 2023
Premessa: la recensione riguarda il ristorante e non le stanze o comunque la parte di hotel. Non si può certo aver da ridire sulla incantevole - e molto curata - location. Ed è proprio per questo che, associando la parvenza di un servizio da ristorante d’alta cucina, le aspettative, all’ingresso, sono molto alte. Non si può certo dire che il cibo non sia buono o che le materie prime non siano di qualità ma, date le aspettative, il prezzo ed il target a cui implicitamente ci si rivolge, ciò non basta. - Carbonara alla cernia: idea carina, nome altisonante da piatto d’alta cucina.. la fantasia è subito passata alla vista - e poi all’assaggio - di una carbonara con l’uovo cotto, quasi strapazzato. Un mappazzoncello che s’impasta in bocca, grossolanamente impiattato. Saporita, per carità.. ma non basta e sopratutto non si può definire una buona esecuzione di una carbonara. - Filetto di Maialino con riduzione allo chardonnay e schiacciata di patate novelle: non ci siamo. 1) non era una schiacciata, era un purè di patate che si amalgamava - male e con una pessima presentazione- ad una gelatina al vino (ancora un po’ crudo) che tutto pareva meno che una riduzione. Impiattamento completamente casuale, tutto ammappato nel piatto. No. - “Spumone alla cupeta e fichi”: non essendo un amante del genere ho appositamente chiesto maggiori delucidazioni su questo dolce e dopo aver ricevuto la risposta di qualcuno seccato dallo spiegare l’ovvio, decido di provare. Peccato che nessuno ha mai accennato al fatto che fosse banalmente un gelato crema e cioccolato (e se non mangiassi il cioccolato??) con qualche nocciolina dentro come a voler richiamare la cupeta. Sui fichi, ci ho dovuto mettere molta fantasia e immaginazione per sentirne la traccia. - Babbà alla crema chantilly: un babbà completamente secco, la bagna (con pochissimo rum e moltissima acqua zuccherata) tutta sul fondo del piatto ad inumidire la parte esterna mentre l’interno pareva il deserto del saahara. Circa la crema chantilly con “una spruzzata di amarena”, no. Chiamiamo le cose col loro nome: era panna montata (molto montata, troppo per i miei gusti anche se fosse solo panna montata), la crema chantilly è un’altra cosa. La terza stella non è saltata perché sugli antipasti non ho nulla da dire. Cuore di baccalà in tempura e cipolla caramellata è sicuramente stato il miglior piatto della serata, a seguire i fiori di zucca in tempura. Senza infamia nè lode le mazzancolle. Un po’ più di cura ai dettagli e alle presentazioni.
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